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L’allenamento della forza nei giovani portieri.

 

È ormai consolidata già da alcuni decenni l’idea che lo sviluppo ed il conseguente incremento della forza nell’allenamento del calcio, sia una delle componenti fondamentali nella preparazione e della prestazione durante la partita.

La forza ha contribuito nello sport moderno ad elevare il livello tecnico-tattico portando le prestazioni ad esprimere alcuni gesti tecnici e performance fino a poco tempo fa impensabili.

La parola intensità, spesso usata nel gioco moderno del calcio, penso rispecchi a pieno l’evoluzione che più di tutti ha influenzato ed ancora oggi determina, la prestazione, sia a livello di calcio evoluto che a livello di calcio giovanile .

Ora la domanda che tutti si pongono è : come migliorare l’intensità di gioco?

La risposta è complessa e non vorrei dilungarmi in un discorso troppo dispersivo rispetto al mio intervento.

Allora una domanda più specificata da fare,sarebbe : può la forza incrementare l’intensità della prestazione?

Personalmente direi Si, anzi ritengo sia uno dei fattori determinanti.

Parlando di giovani, rimane il dubbio ora, se sia possibile e soprattutto pertinente, inserire in un programma d’allenamento esercitazioni per l’incremento della forza.

Anche in questo caso direi Si e per vari motivi.

In primis non possiamo aspettare che un ragazzo arrivi alla “prima squadra” per poter iniziare ad introdurre lavori sulla forza. Dobbiamo sicuramente prepararlo prima a svolgere alcuni gesti in modo corretto ed alla giusta intensità per ottenere in seguito i risultati desiderati e soprattutto per poter svolgere delle proposte che stimolino il massimo potenziale dell’ atleta sia da giovane e maggior ragione da adulto

Il nostro giovane portiere potrà arrivare ad esprimere le sue massime capacità in età evoluta, solo con un bagaglio tecnico-motorio, una struttura fisica adeguata e delle capacità condizionali sviluppate in modo coerente, durante tutta la sua fase evolutiva .

Se vogliamo ottenere il massimo risultato non si può trascurare niente!

Inoltre, nei portieri in particolare, lo sviluppo di un adeguata massa muscolare, oltre che migliorare la prestazione, è indispensabile per la prevenzione degli infortuni. Pensiamo solo a quanti tuffi e cadute e quanti palloni dovrà bloccare o respingere nella preparazione tecnica in tutti i suoi anni di addestramento!

Ora viene però spontaneo chiedersi cosa fare?

Quale sono i carichi di lavoro?

Quando iniziare, a che età ?

Ci sono delle controindicazioni in età giovanile ?

Partiamo dall’ultima domanda.

Non credo che ci siano particolari controindicazioni; certo, chi propone quest’attività deve essere preparato, deve conoscere bene l’anatomia e la fisiologia nell’età evolutiva dei giovani atleti, deve proporre delle esercitazioni adatte all’età dell’atleta, rispettando il carico ed i tempi di recupero di ogni singolo ragazzo .Teniamo ben presente che i tempi di crescita e sviluppo in età evolutiva possono avere delle enormi disuguaglianze.

Rispondendo all’altra domanda, credo che, il momento giusto per iniziare sia in relazione al grado di sviluppo fisico del mio atleta.

Iniziare prima non è sbagliato, ma è sicuramente controproducente .

Ricordiamoci che a livello giovanile deve essere la tecnica a far da padrona. Non posso permettermi di trascurare la tecnica per inserire programmi sulla forza!

Inoltre lavorare in modo specifico sulla forza in una fase evolutiva dove il metabolismo ormonale è ancora poco rilevante, serve a poco.

È scontato quindi che quando parlo di settore giovanile escludo tutta la scuola calcio.

Quindi, a partire dalla categoria giovanissimi in poi, consiglierei di iniziare con piccoli interventi che stimolino in modo specifico lo sviluppo della forza.

All’ inizio penserei soprattutto alla prevenzione degli infortuni.

Esempio esercizi per sviluppare la muscolatura addominale e dorsale per la tutela e la crescita corretta della colonna vertebrale.

Oppure esercizi per la muscolatura degli arti superiori per prevenire lussazione della spalla o dei polsi .

Iniziare tardi aumenta sicuramente il rischio di infortuni e potrebbe, a mio avviso, non permettere un completo sviluppo del potenziale del nostro atleta oltre che allontanarlo per lunghi periodi dal campo da gioco.

Indicativamente io inizierei, ad inserire un lavoro costante nella preparazione, durante la categoria Allievi.

Rimane solo un’indicazione, ma penso che sia la più adeguata.

Introdurre settimanalmente almeno una seduta specifica sull’ incremento della forza con una durata di circa 20 minuti penso sia il compromesso migliore.

Fondamentale è richiedere sempre un’ esecuzione precisa del gesto, per evitare atteggiamenti o posture sbagliate che possono portare a traumi indesiderati o atteggiamenti e posture croniche inadatte, difficili da correggere in seguito.

Il carico è quasi sempre quello del corpo. Possiamo utilizzare piccoli attrezzi, sempre considerando il fattore sicurezza alla base del nostro lavoro.

Non devono farsi male!

Palle mediche , ostacoli ,cerchi, materassini ecc.

Materiale semplice che tutte le società possono reperire.

Sul cosa fare lascio alla fantasia del tecnico o alle ormai infinite proposte che troviamo ad esempio in internet.

Ricordiamoci infine che il portiere ha bisogno sicuramente di aumentare la sua massa muscolare, ma anche di sviluppare una forza di tipo esplosivo.

Per cui alcune esercitazioni dovranno tener conto di questo fattore.

L’ esercizio dev’essere svolto in modo, prima corretto, poi ad una velocità ed esplosivita‘ sempre maggiore.

Le ripetizioni dovranno essere poche ed i tempi di recupero elevati.

Non devo creare eccessivo affaticamento in quanto andrebbe a scapito della precisione del gesto con rischio infortunio.

Poco ma fatto bene!

Buon lavoro.

 

 

Grenghi Oliviero

Diplomato ISEF

Docente FIN

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